Oriana una donna
In Italia si è giunti alla quinta edizione e sono numerosissimi i Paesi in cui il libro è già stato pubblicato o è in corso di pubblicazione. L’autrice vola da una nazione all’altra per continuare a presentarlo. Io me ne sono innamorata alla primissima edizione, anzi, me ne sono innamorata alla presentazione.
Parliamo di Oriana – una Donna, di Cristina De Stefano. Come con un classico e rassicurante “c’era una volta…”, prendendoci per mano l’autrice ci accompagna nella vita di Oriana, trasportandoci nell’atmosfera della sua infanzia. È quasi un dipinto quello con cui descrive la vista da casa Fallaci: siamo in una Firenze dell’epoca fascista, dove incontriamo per la prima volta Oriana. Non lo sappiamo ancora, ma da questo momento saremo legati a lei attraverso i suoi racconti e le sue parole; sapremo essere fieri dei suoi grandiosi successi e soffriremo per le sue stesse pene. È una biografia dell’equilibrio. L’autrice è brava a non farsi prevaricare dal personaggio ed è voce narrante presente e non invadente. Lascia la voce di Oriana parlare da sé e di sé attraverso il virgolettato dei suoi diari e, al tempo stesso, contestualizza i fatti così che il lettore abbia sempre in mente cosa, nel mondo, accadeva in quel momento storico. Perché è nella storia che noi lettori ci troviamo. Una piacevole alternanza tra la Fallaci pubblica che molti conoscono, ricordano e hanno “vissuto” attraverso i suoi scritti: la prima giornalista italiana reporter di guerra, con “zaino ed elmetto”; la scrittrice delle “interviste con storia”, la scrittrice della storia del suo tempo e nella storia del suo tempo e, contemporaneamente, l’Oriana privata, quella che solo i suoi affetti più cari conoscono e hanno conosciuto. Una donna, Oriana, che sa trasmettere l’emozione provata la volta in cui ebbe in mano il suo primo libro; la donna che coltiva il suo caratteraccio che è uno scudo contro chi può ferirla; la donna libera; la donna della solitudine; la donna che ama in modo profondo, struggente, viscerale, che sa di non poter vivere senza amore; la donna che non esita a lasciare il “bel mondo” e il lavoro per accudire i genitori; la donna che è capace di mettere tutta se stessa in ogni gesto, in ogni impresa, nei sogni da realizzare; la donna incapace di abituarsi alla morte; la donna che davanti agli altri non piange mai. È una biografia che segue il ritmo di Oriana. Sin dalle prime pagine ci ritroviamo avvolti e coinvolti nella sua vita privata come dal suo percorso professionale. Una pagina chiama un’altra pagina, in un vortice veloce come lo è stato la sua vita, come lei credeva dovesse essere; veloce, perché “il tempo a disposizione in quella cosa chiamata vita” è poco. È una biografia dalle immagini chiare, nitide, scolpite. Sembra di vedere scorrere davanti a noi la pellicola di un film tanto la descrizione degli accadimenti è precisa e il racconto pieno di suspense. Così era la sua vita: sempre col fiato sospeso e in prima linea. Un libro per tutti. Per chi ha conosciuto ed amato Oriana Fallaci attraverso i suoi scritti; per chi l’ha considerata un personaggio scomodo, supponente, polemico; per chi di lei sa solo che è stata una grande giornalista che il mondo ci invidiava, un’inviata di guerra, una scrittrice di interviste e di libri. Un libro per chi vuole conoscerla in un ambito scevro dalle polemiche che tante volte i suoi scritti hanno suscitato, di conoscerla partendo da Oriana. A rapirmi durante la lettura della presentazione dell’opera sul mensile Elle è stato il contatto immediato con l’umanità dell’autrice. |